Le Madri Fondatrici
In realtà, poco o nulla si dice delle donne che hanno contribuito allo sviluppo dell’identità europea, ognuna in modo originale e con grande coraggio e attivismo politico e culturale, abbattendo le barriere culturali e aprendo al dialogo in uno spirito di collaborazione.
Louise Weiss
Intellettuale e femminista, Louise Weiss (1893-1983) vide da vicino gli orrori della guerra come infermiera nella Prima guerra mondiale. Molti anni dopo fu autrice nel 1979 del discorso di apertura al Parlamento europeo eletto per la prima volta a suffragio universale. Ha dedicato tutta la sua vita ai valori europei e ai diritti delle donne, grazie a un costante impegno politico e giornalistico.
Ursula Hirschmann
La tedesca Ursula Hirschmann (1913-1991) vide con i suoi l’ascesa del nazismo, cui si oppose sin dall’inizio. Per questo fuggì in Francia. Sposò Eugenio Colorni, confinato dal governo fascista nel 1939 sull’isola di Ventotene. Raggiunto il marito, la Hirschmann riuscì a far diffondere il celebre manifesto che Colorni, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi scrissero nel 1941 sull’Europa unita. Dopo la guerra, Ursula Hirschmann sposò proprio Spinelli, continuando insieme l’impegno politico.
Simone Veil
Simone Veil (1927-2017) dedicò la sua vita all’attivismo politico dopo aver conosciuto la deportazione perché di religione ebraica. Sopravvisse all’inferno di Auschwitz da cui fu liberata il 27 gennaio 1945. Nel 1979 sarà la prima donna ad essere eletta alla presidenza del Parlamento europeo, nelle prime elezioni a suffragio universale nella storia dell’istituzione.
Ada Rossi
L’italiana Ada Rossi (1899-1993) sin da giovanissima si oppose al fascismo e per questo anche lei conobbe l’umiliazione del confino nel 1942. Sposò Ernesto Rossi nel 1931, uno degli autori del manifesto di Ventotene. Anche lei, come Ursula Hirschmann, riuscì a diffondere il manifesto sul territorio italiano, mentre i rispettivi mariti scontavano il confino. Successivamente Ada Rossi parteciperà alla nascita del Movimento Federalista Europeo.
Sofia Corradi
Anche Sofia Corradi (1934), nostra contemporanea, può essere inserita a suo modo in questo appassionato discorso sulle madri fondatrici dei valori europei. Alla professoressa romana dobbiamo il progetto Erasmus, traguardo di una gioventù europea che vuole sempre più riconoscersi in una nuova identità sovranazionale.
Nilde Jotti
“Dobbiamo rendere più umani i tempi del lavoro, gli orari delle città, il ritmo della vita. Dobbiamo far entrare nella politica l’esperienza quotidiana della vita, le piccole cose dell’esistenza, costringendo tutti – uomini politici, ministri, economisti, amministratori locali – a fare finalmente i conti con la vita concreta delle donne.”
I Padri Fondatori
Al grande progetto europeo di cui oggi beneficiamo e che chiamiamo Unione, hanno contribuito “padri” fondatori :
Alcide De Gasperi
(1881-1954) politico italiano, fondatore della Democrazia cristiana, dal dicembre 1945 Presidente del consiglio alla guida di un governo di unità nazionale, guidò diversi governi dal 1945 fino al 1953. Ebbe un ruolo centrale nell’Italia repubblicana e nella riorganizzazione politica ed economica dello Stato italiano, alla ricerca di una nuova collocazione internazionale nel contesto della Guerra fredda; avviò il processo di integrazione europea.
Konrad Adenauer
(1876 – 1967) politico tedesco, fu cancelliere della Repubblica Federale tedesca dal 1948 e attuò una politica europeistica e filo-americana.
Paul-Henri Spaak
(1899-1972) politico belga, più volte primo ministro, nonché primo presidente del Consiglio d’Europa e della CECA. Presiedette il comitato incaricato di redigere il Trattato di Roma (1956-57).
Jean Monnet
(1888 -1979) politico ed economista francese, è stato uno dei creatori della CECA e, dal 1952 al giugno 1955, presidente dell’Alta Autorità di questa organizzazione. Convinto federalista, dal 1956 al 1975 è stato presidente del Comitato d’azione per gli Stati Uniti d’Europa, da lui proposto.
Joseph Bech
(1887-1975) politico lussemburghese, ministro degli Esteri dal 1926 al 1959, fu uno degli artefici del Benelux e dell’Alleanza atlantica.
Robert Schuman
(1886 – 1963) politico francese, il 9 maggio 1950, con un celebre discorso lanciò il piano per la creazione di un’alta autorità comune della produzione del carbone e dell’acciaio franco-tedesca. La proposta di Schuman, aperta anche agli altri paesi dell’Europa occidentale, dette origine alla CECA.