Dall’Antichità all’età moderna
Il nome Europa nell’antichità indicava la Grecia e nell’ insieme un vasto territorio con radici linguistiche e culturali comuni,diverso dall’ Asia.
Al di là del contesto geopolitico l’ idea di Europa corrisponde alla costruzione graduale e costante delle Nazioni europee che si formano nel corso del Medioevo dalla fusione tra le popolazioni eredi della civiltà romana con quelle del Nord Europa, identificate con il termine di Barbari.
In età moderna fattori di divisione e conflitti tra gli Stati europei sono la Riforma protestante e le Guerre di religione, che insanguinano l’Europa fino alla metà del Seicento e oltre, con pochi traguardi nel raggiungimento della pace tra gli Stati sia dopo la guerra dei Trent’anni (Pace di Westfalia) sia dopo un altro sanguinoso conflitto scatenato da Luigi XIV (Pace di Nimega*).
Ne deriva una frattura religiosa e culturale, ma d’altro canto anche una potente spinta innovativa che si definisce Rivoluzione Scientifica, la quale, supportata dalla libertà di pensiero e di espressione consolidatasi nell’Europa nord-occidentale, si sviluppa soprattutto in area protestante e prelude al rinnovamento culturale del secolo XVIII.
Gli inizi dell’Età Contemporanea
Tra XVIII e XIX l’ Europa è protagonista di una grande Rivoluzione culturale, politica e sociale che a partire dall’ Illuminismo con la Rivoluzione francese rinnova profondamente in modo critico le vecchie strutture dell’ antico regime.
Si aprirà così una nuova stagione durante la quale liberalismo e socialismo condurranno battaglie per la conquista dei diritti in ogni settore della vita individuale e associata e per la conquista della libertà e indipendenza delle nazioni soggette a dominazione straniera.
In questo contesto si colloca il primo ideale di un’Europa solidale e unita da comuni obiettivi e valori da realizzare.
Infatti con la fondazione della Giovine Europa nel 1834 Mazzini è considerato l’antesignano della collaborazione fra le nazioni europee e dell’ideale di un’Europa unita e solidale, come dimostra il testo dell’ Atto di Fratellanza della Giovine Europa.
Per approfondire: https://www.chiavola.it/StoriaPatria/attogiovineeuropa.htm
XX Secolo: dai conflitti alla ricerca di radici e obiettivi comuni
Questo secolo è il periodo in cui la contrapposizione sul piano militare tra Francia e Germania innesca ben due conflitti in Europa che degenerano entrambi in Guerre Mondiali.
Alla fine della Prima, ma soprattutto della Seconda, emerge la debolezza dell’ Europa e il fatto che ha perso l’egemonia sul mondo.
Tuttavia proprio nel secondo dopoguerra nasce la consapevolezza che la cooperazione nella pace ritrovata rappresenta l’ unica strada da percorrere, affinché i Paesi Europei progrediscano nella creazione e nello sviluppo di obiettivi comuni.
E’ questo lo spirito che muove il ministro degli Esteri francese Schuman a pronunciare,il 9 maggio 1950, la famosa dichiarazione nella quale afferma che solo con l’ unione e la cooperazione l’ Europa si sarebbe risollevata dalle macerie della II guerra Mondiale.
In effetti l’ idea di una Europa unita e in pace era già nata nel pieno della II guerra mondiale con il Manifesto di Ventotene, così chiamato perchè elaborato da 3 intellettuali italiani Spinelli, Rossi e Colorni perseguitati e condannati dal regime fascista al confino sull’isoletta di Ventotene.
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La nascita delle organizzazioni CECA, EURATOM e CEE, quest’ultima nata ufficialmente con il trattato di Roma nel 1957 rappresenta l’avvio della cooperazione, sia pure per scopi economici comuni e il primo nucleo di quella che è oggi l’Unione Europea.
Nel corso dei decenni ai 6 paesi fondatori (Italia, Francia, Germania dell’Ovest, Olanda, Belgio e Lussemburgo) se ne sono aggiunti molti altri fino ad arrivare agli attuali 27.
Bisogna ricordare che alcuni stati hanno sempre manifestato in maniera più o meno evidente una certa insofferenza e un’ esigenza ricorrente di autonomia sia pure all’interno dell’ Unione. E’ il caso del Regno Unito che di recente, con la BREXIT, ha portato a compimento la procedura di uscita dall’ Unione.
Nonostante ciò altri paesi chiedono di far parte dell’Unione perché questo organismo sovranazionale offre garanzie e tutele in vari settori non solo quello del libero mercato.
I paesi attualmente candidati sono:
- Albania
- Bosnia-Erzegovina
- Georgia
- Moldova
- Montenegro
- Macedonia del Nord
- Serbia
- Turchia
- Ucraina
e il Kosovo è un potenziale candidato.
Le due pietre miliari della costruzione europea sono il trattato di Maastricht del 1992 e il progetto di Costituzione europea del 2004.
Occorre dire però che la nascita di una federazione europea come unione politica di più stati è ancora ad un livello embrionale, in quanto la ratifica della Costituzione Europea da parte di alcuni stati membri non è mai avvenuta.
Concludendo, il lungo percorso che abbiamo delineato in breve non è ancora approdato alla sua meta finale e va anche riconosciuto, d’altra parte, che l’Unione europea in alcuni ambiti si presenta talvolta poco compatta.
Nonostante la situazione attuale, però, se consideriamo in una retrospettiva storico-sociale il cammino e gli sforzi volti all’unità e al dialogo fatti dagli Stati europei, non possiamo non riconoscere che le maggiori conquiste europee, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale, sono state la pace, il riconoscimento dei diritti fondamentali e lo sviluppo della cooperazione in tutti i settori.
Pertanto, il motto dell’Unione “Uniti nella diversità” non è una mera espressione formale, ma è la sintesi potente di una realtà in costante divenire che passa da una generazione all’altra e che vedrà i giovani europei protagonisti della realizzazione degli obiettivi, degli ideali e dei sogni dei padri fondatori e delle madri fondatrici.